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News & Media

“Odontoiatria Low Cost. Ma è proprio necessario andare all’estero?” Intervista al Dr Amadental su Class, Marzo 2012

Andare all’estero per farsi curare i denti a poco prezzo non è una buona idea. Soprattutto se oltre al vantaggio economico si cerca la qualità.

La necessità di risparmiare, soprattutto in un momento di crisi come quello che stiamo attraversando, porta molti pazienti a spostarsi verso i Paesi dell’est per sottoporsi alle cure dentarie. “Una soluzione che, a volte, può rivelarsi rischiosa per la salute” spiega Giuseppe Amadental, titolare dell’omonimo studio dentistico a Milano e collaboratore di vari studi dentistici in città e provincia per implantologia e ortodonzia (anche ortodonzia invisibile metodica invisalign).

Il cosiddetto “turismo dentale” conviene davvero?
E’ ovvio che chi spende meno avrà un lavoro che vale meno. Inoltre, finiti i lavori, anche per piccoli problemi, come una capsula che si decementa, il paziente dovrà affrontare un intero viaggio per risolvere. E poi non è vero che tutti i dentisti in Italia sono così cari.

Perché, quanto costano le cure in Italia?
Nel nostro centro sono oramai anni che non aumentiamo i prezzi. Un impianto endosseo certificato e realizzato con ottime ceramiche, efficiente e resistenti, senza rinunciare alla qualità, costa circa 1.200 euro. Se poi si vuole ragiungere il top della qualità, ci sono materiali ancora più efficienti con un investimento aggiuntivo di appena 300 euro.

Ed esistono soluzioni economiche anche per sostituire tutti i denti di un’arcata in modo fisso?
Grande successo sta ottenendo la tecnica detta All-on-four, ideata dal medico Portoghese Paul Malò, che si può applicare anche in caso di scarsità di osso del paziente. Vengono rimossi i denti non più recuperabili e, nella stessa seduta, inseriti quattro impianti in titanio e avvitata una protesi fissa provvisoria. Il paziente può subito accantonare la sua vecchia dentiera e lo stesso giorno mangiare la bistecca con i suoi denti fissi. Il costo complessivo non supera i 7500 Euro. E allora, perchè andare all’estero?

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L’infertilità arriva anche dalla piorrea!

Se il bimbo non arriva, nonostante si siano verificate tutte le possibili cause dell’infertilità come da protocollo, una visita dal dentista potrebbe risolvere la difficoltà a concepire.

Disordini ormonali, ovaio policistico, aderenze tra le pareti tubariche … le cause delle difficolt%agrave del concepimento sono da una donna sempre ricercate nell’apparato riproduttivo, come è giusto che sia. Una visita dal dentista, però, varrebbe la pena di richiederla.

I problemi gengivali riducono le probabilità di concepimento, lo studio è stato presentato dal professor Roger Hart della University of Western Australia a Stoccolma lo scorso luglio 2011. La malattia parodontale o parodontite, comunemente nota come piorrea, è un’infiammazione dei tessuti gengivali che può portare alla formazione di tasche gengivali ed ossee fino alla caduta dei denti. Colpisce una persona su dieci. La sua presenza è di solito associata a problemi cardiaci, respiratori e renali. Inoltre può causare problemi durante la gravidanza, come aborti spontanei e parto prematuro. Inoltre, a quanto sembra, ci sono strette correlazioni anche con l’infertilità. Lo studio del prof. Roger Hart ha rilevato che le donne con la piorrea hanno impiegato in media più di sette mesi per rimanere incinte, contro i cinque mesi impiegati in media dalle donne senza parodontite. Le donne che hanno impiegato più di 12 mesi per concepire avevano più probabilità di essere più anziane, di fumare e di essere sovrappeso o obese (indice di massa corporea maggiore o uguale a 25).

La pulizia profonda è fondamentale per una buona prevenzione secondo gli autori della ricerca, tutte le donne che stanno pianificando di avere un figlio dovrebbero essere incoraggiate a sottoporsi a una visita medica. Dovrebbero ricevere consigli riguardo a uno stile di vita appropriato: perdita di peso, cessazione delle cattive abitudini da fumo e alcol ed alla necessità di assumere supplementi di acido folico. Dovrebbero inoltre, essere incoraggiate anche a far visita al loro dentista per curare i problemi gengivali prima di provare a concepire. La prevenzione della parodontite si giova di una perfetta pulizia con spazzolino, filo interdentale e incontrare regolarmente l’igienista dentale per effettuare una pulizia profonda, di tipo professionale.

By Salute Orale

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L’ Ablazione del Tartaro fa bene al cuore?

Un recente studio presentato alle sessioni scientifiche 2011 dell’American Heart Association, ha associato una scarsa igiene orale con la possibilità di incorrere in maggiori rischi di problemi di cardiaci.

Secondo gli studiosi la pulizia dei denti professionale sembra ridurre l’infiammazione che causa la crescita dei batteri che possono condurre a problemi di cuore come infarto ed ictus.

Lo studio ha analizzato più di 100,000 pazienti presenti nel database del Nationa Health insurance in Taiwan a partire dal 2007 e seguendoli in media per 7 anni, scoprendo che coloro che si recavano di frequente dal dentista o igienista dentale per la pulizia dei denti egistravano un rischio di attacco di cuore inferiore del 24% e un rischio di ictus più basso del 13% rispetto a coloro che non avevano mai avuto una pulizia dentale.

Per visita frequente gli scienziati hanno considerato due volte o più in due anni; per occasionale una volta o meno in due anni.

Nessuno dei soggetti dello studio aveva una storia di precedente infarto o ictus, e l’analisi non ha armonizzato i risultati con i fattori di rischio come il fumo o l’obesità.

by Benessereblog.it

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Il laser elimina batteri e sterilizzando le tasche gengivali risolve la parodontitie!

Il laser a diodi abbinato ad una sostanza colorante elimina i batteri che infettano la bocca, causando le parodontiti.

Distrugge il 100% dei batteri, sterilizzando le tasche parodontali senza effetti collaterali e in modo meno traumatico rispetto ai sistemi tradizionali. In molti casi si evita la terapia chirugica, anche in caso di tasche parodontali superiori a 4 mm.

Le parodontiti sono conseguenza della placca batterica e tartaro; non esiste parodontite e quindi gengivite senza i batteri che sono responsabili delle distruzione dei tessuti gengivali. Si tratta di un problema molto diffuso, soprattutto dopo i 40-45 anni, anche se esistono forme aggressive giovanili. Oltre alla terapia chirurgica esiste oggi una tecnica laser meno invasiva: la terapia fotodinamica. Si applica una sostanza colorante nella tasca gengivale da trattare. Il laser a diodi emette una lunghezza d’onda (che può essere tra 810 e 950 nanometri) che viene assorbita dalla sostanza colorante facendo letteralmente “scoppiare” i batteri e quindi sterilizzando le tasche parodontali, per cui la parodontite (gengivite) guarisce in un grandissimo numero di casi anche senza terapia chirugica. Occorre comunque una seduta per ciascun quadrante.

E’ ovvio che prima sarà necessario la rimozione manuale del tartaro (anche con ablatori ad ultrasuoni). In ogni caso si tratta di una tecnica meno traumatica rispetto a quelle tradizionali.

Questa tenica che sterilizza con certezza la tasca parodontale, rappresenta un utile passo avanti nella terapia delle parodontiti”.

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Gravidanza e terapie odontoiatriche

Prima di affrontare una gravidanza, sarebbe meglio effettuare controlli ed eventuali terapie odontoiatriche per iniziare la gestazione in condizioni ottimali per il cavo orale, prevenendo i rischi associati normalmente a questo periodo. Altrettanto importante è intensificare i controlli odontoiatrici lungo il corso della gravidanza e programmare una seduta di igiene professionale per ciascun trimestre.Durante la gravidanza si può verificare un aumento delle patologie odontoiatriche, rendendo necessario l’intervento del dentista, ma il timore di danneggiare la salute del nascituro, tende a trascurare i problemi del cavo orale.

Alcune volte il manifestarsi di un’urgenza rende assolutamente necessario l’intervento del dentista. Uno stato doloroso acuto o uno stato infettivo del cavo orale, se trascurati, rappresentano un pericolo maggiore per la salute della donna e del nascituro, rispetto a qualunque terapia applicata con scrupolosità medica e responsabilmente.

Se non trattata, l’infezione presente nel cavo orale può diffondersi attraverso la circolazione ematica, raggiungendo l’apparato genito-urinario e intaccando successivamente la membrana amniotica, con conseguenti rischi per il feto.

Alcuni studi, dimostrano ad esempio una maggiore incidenza di parti prematuri e di nascite di bambini sottopeso in madri affette da malattia parodontale.

L’adozione di alcune precauzioni nell’applicare le terapie, minimizza ulteriormente i rischi nel bambino: – se possibile, effettuare le cure a partire dal secondo trimestre della gravidanza, evitando il periodo più delicato per la formazione del feto. – evitare le radiografie durante il primo trimestre: eventuali devitalizzazioni possono essere effettuate con l’uso di rilevatori apicali, in assenza di radiazioni. – evitare l’utilizzo di vasocostrittori, spesso associati ad alcuni anestetici, perché potenzialmente dannosi per il feto.

Per quanto riguarda l’impiego di medicinali, è preferibile evitarne la somministrazione nel primo trimestre e è possibile prendere sia antibiotici che analgesici, ma solo su diretta prescrizione del medico.

In conclusione, in assenza di reali controindicazioni da parte del ginecologo curante, il quale deve essere preventivamente informato rispetto a qualunque intenzione terapeutica, affrontare in sicurezza le cure odontoiatriche durante la gravidanza, non solo è possibile, ma si rende necessario per tutelare salute (orale e complessiva) della mamma e del bambino.

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Denti da latte. Quali precauzioni può adottare la mamma?

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I principali problemi della salute orale dei bambini sono:

A)•“Carie da biberon” – Dopo i pasti pulire le gengive usando della garza o un tovagliolo pulito bagnati in acqua. – Quando spuntano i denti occorre lavarli quotidianamente con lo spazzolino. – Mettere a dormire il bambino con un biberon d’acqua invece che latte o succo di frutta.

B)• Succhiamento del pollice – Non c’è motivo di preoccuparsi fino all’età di 4 anni o fino alla crescita dei denti permanenti, quando invece la suzione potrebbe causare dei cambiamenti dentali.

C)• Macchie bianche sui denti – Appena spunta il primo dente (a circa 6 mesi di età) occorre iniziare a lavare tutti i giorni i denti del bambino e programmare una visita dentistica

Da uno a tre anni lavate i dentini con uno spazzolino morbido a testina piccola. Insegnateli a spazzolare dalla gengiva verso il brodo almeno cinque volte.

Se prende uno sciroppo, il bimbo dopo deve lavare i denti.

Vietatissimo il succhiotto addolcito con zucchero o miele e togliete ciuccio e biberon entro i tre anni, per ridurre il pericolo di disallineamento dei denti.

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